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Crisi dei prezzi dell’energia: CONFABITARE chiede un tavolo di di consultazione al Sindaco di Bologna

Crisi dei prezzi dell’energia: CONFABITARE chiede un tavolo di di consultazione al Sindaco di Bologna

Confabitare alla luce della grave crisi venutasi a creare con l’indiscriminato aumento dei prezzi dell’energia ha deciso di farsi portavoce con le Istituzioni pubbliche delle istanze della proprietà immobiliare

Confabitare – Associazione Proprietari immobiliari – alla luce della grave crisi venutasi a creare con l’indiscriminato aumento dei prezzi dell’energia ha deciso di farsi portavoce con le Istituzioni pubbliche delle istanze della proprietà immobiliare, con lo scopo di collaborare al miglioramento delle norme di riferimento ed alla soluzione dei problemi che coinvolge il mondo della proprietà immobiliare scrivendo una lettera al Sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
“La situazione è critica sia sotto l’aspetto economico che sociale – commenta Alberto Zanni Presidente Nazionale di Confabitare – con anche possibili implicazioni d’ordine pubblico. Una crisi nel settore dei consumi avrebbe un effetto a catena su tutto il tessuto sociale ed economico locale. Per le famiglie questi aumenti vogliono anche dire minori risorse per la cura della salute e per la crescita dei figli. Chiediamo – continua Zanni – che si costituisca un Tavolo straordinario di consultazione e concertazione per collaborare con il Comune di Bologna nella lotta alla crisi dei prezzi dell’energia, cui siano invitati non solo i rappresentanti delle Organizzazioni produttive e del commercio, ma altresì quelli della proprietà edilizia, così da poter rappresentare le necessità dei proprietari di immobili ad uso industriale, commerciale, artigianale e residenziale, anche al fine di prevenire il rischio di un’esplosione di procedure di sfratto laddove imprese e famiglie non fossero più in grado di pagare regolarmente i canoni di locazione. Confabitare ha tutto l’interesse a che non entri in “cortocircuito” il comparto delle locazioni già duramente colpito dalla pandemia. Diventa fondamentale, in questa situazione, aumentare i livelli di collaborazione e concertazione”.

CONFABITARE – Associazione Proprietari Immobiliari quale Organizzazione rappresentativa a tutela dei proprietari presente su tutto il territorio nazionale, riconosciuta dal MIT nel 2016 tra le associazioni maggiormente rappresentative della proprietà immobiliare a livello nazionale, grazie anche all’iscrizione al Registro dei portatori di interessi presso la Camera dei Deputati, ottenuta nel novembre 2018, alla luce della grave crisi venutasi a creare con l’indiscriminato aumento dei prezzi dell’energia, prende atto che il Comune di Bologna sta approntando alcuni rimedi di carattere economico per aiutare le imprese e le famiglie.

La situazione geopolitica internazionale – nello specifico soprattutto la crisi “Russia – Ucraina” – sta accelerando l’aumento dei prezzi dell’energia, gas e luce su tutti, con aumenti che, in molti casi arrivano ad essere 3 ed anche 4 volte il costo complessivo normalmente sostenuto dall’utenza. I rincari manifestatisi in questo inizio di 2022 e che verosimilmente continueranno almeno fino a Pasqua, stanno portando molte attività, sia industriali che commerciali ed artigianali ai limiti della sostenibilità dei costi sia per l’energia in quanto tale, sia per la filiera, visti gli aumenti dei carburanti e della logistica dei trasporti in generale. Questa situazione coinvolge appieno anche le famiglie, peraltro già gravemente colpite dalla crisi economica indotta dalla pandemia da Covid-19 che ormai da 2 anni ha colpito duramente anche il comparto immobiliare (soprattutto per le conseguenze relative alla possibilità di far fronte all’affitto). Da quanto si apprende dai media molte attività stanno chiudendo o, comunque, potrebbero non reggere i costi ancora per molto finendo ai margini del sistema, con conseguente aggravamento dell’economia locale.

“In quanto Associazione di categoria a tutela della proprietà immobiliare – prosegue Zanni – sono sempre di più i campanelli di allarme che riceviamo sul territorio, con proprietari che ci rappresentano le difficoltà di molte famiglie le quali, per far fronte ai rincari  energetici, dovranno ulteriormente tagliare le spese per la salute e quelle alimentari. Inevitabilmente, chi potrà cercherà, anche in modo sconsiderato, di scaricare tutti i maggiori costi sugli utenti finali, siano esse le famiglie che le attività, molte delle quali sono in affitto, con conseguente frenata, se non arresto, di un volume di consumi che potrebbe anche mandare in “crash” il sistema degli scambi e dei consumi in generale, con ulteriori effetti a catena deleteri per la nostra economia. Verosimilmente, gli effetti più gravi si produrranno nei prossimi mesi, quando famiglie e attività si troveranno a dover tagliare – magari in modo indiscriminato – il maggior numero di costi per poter far fronte o per poter bilanciare le spese da sostenere o già sostenute per l’energia.
Purtroppo, il nostro Paese non sembra avere né tutti gli strumenti né tutte le possibilità politico-sociali che altri Stati europei stanno mettendo in campo per aumentare la produzione energetica interna ed è purtroppo verosimile – conclude Zanni – che la crisi di liquidità che deriverà dall’aumento dei costi energetici, inciderà, fra gli altri problemi, sulla regolarità nel pagamento degli affitti sia per le attività che per le famiglie, con possibili conseguenti aumenti degli sfratti a partire dall’estate 2022”.

A cura della Redazione

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