Nonostante il divieto di produzione e utilizzazione, attivo in Italia a partire dal 1992, la presenza di manufatti contenenti amianto (Mca) negli ambienti di vita e di lavoro rappresenta ancora oggi una realtà diffusa e quantitativamente significativa.
La norma è stata fortemente sollecitata anche dall’Inail. Alla sua elaborazione hanno partecipato i professionisti della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Istituto, che ha coordinato il gruppo tecnico di lavoro, insieme ai ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche (Dit.
Nella norma un contributo per la corretta individuazione e classificazione dei materiali contenenti amianto. Secondo la legislazione vigente, in vigore dal 1994, spetta al datore di lavoro o al proprietario di un edificio individuare i materiali contenenti amianto al fine di mettere in atto le misure di prevenzione e protezione più adeguate per fronteggiare questo specifico fattore di rischio. In assenza, potrebbero verificarsi gravissime ripercussioni anche per le implicazioni legate all’errata classificazione dei materiali o alla loro mancata individuazione.
La norma Uni propone uno specifico percorso metodologico, che comprende e descrive le diverse fasi che vanno dall’individuazione degli addetti al censimento e dalle attività preliminari, fino alla definizione del piano di campionamento, alla realizzazione del censimento e all’elaborazione dei dati con la redazione della relazione finale.
Fonte: comunicato stampa Inail
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