“Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima”. Viviamo una fase in cui il gattopardismo è quasi d’obbligo. A quanto pare, leggendo le indicazioni contenute nel documento (C_17_pubblicazioni_3031_allegato,) realizzato da Inail con Iss, ministero della Salute e Aifa, sembra proprio che, anche con le vaccinazioni, la gestione delle attività condominiali non avrà nessun tipo di facilitazione.
Al di là delle restrizioni e dei divieti, per quanto riguarda le regole quotidiane alla base della lotta al contagio, nel documento riportato in allegato, vengono fatte alcune importanti precisazioni.
In merito al distanziamento fisico, anche se non ci sono evidenze scientifiche che ci impongano di aumentare la distanza di sicurezza in seguito alla comparsa delle nuove varianti, si ritiene “che sarebbe opportuno aumentare il distanziamento fisico fino a due metri, laddove possibile e specialmente in tutte le situazioni nelle quali venga rimossa la protezione respiratoria (come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo)”.
Quindi: la distanza minima da adottare per diminuire i rischi di contagio rimane quella di un metro, ma specialmente in quelle situazioni dove ci troviamo a rimuovere la mascherina, ad esempio mentre mangiamo al ristorante, sarebbe meglio interporre almeno due metri tra sé stessi e le altre persone.
Un’altra precisazione importante contenuta nel documento è che anche i vaccinati devono rispettare le misure di sicurezza, perché nonostante i vaccini anti-Covid riducano significativamente la probabilità di sviluppare la malattia clinicamente sintomatica, nessuno di questi conferisce un livello di protezione del 100%.
Non è tutto: “al momento, non è noto se i vaccini impediscano completamente la trasmissione di SARS-CoV-2 (infezioni asintomatiche). Quindi, seppur diminuito, non è possibile al momento escludere un rischio di contagio anche in coloro che sono stati vaccinati“. Ragione per cui anche coloro che sono stati vaccinati devono continuare a rispettare tutte le regole anti-contagio.
Declinando queste indicazioni in ambito condominiale possiamo dedurre che:
- in caso di convocazione di assemblea in presenza – modalità fortemente sconsigliata secondo quanto riportato dalla faq del Governo– si devono sempre essere rispettate le norme sul distanziamento sociale;
- devono essere sempre rispettate tutte le regole anti-contagio (ricordiamo che molte associazioni di categoria hanno diramato della linee guida a tal riguardo);
- i condòmini che hanno ricevuto la dose di vaccino, dovranno ugualmente rispettare tutte le regole anti-contagio.
Quindi, non si dovrà mollare la presa, perché non ci sono evidenze scientifiche che i vaccini conferiscano un livello di protezione del 100%.
Per la convocazione di una assemblea condominiale in completa sicurezza non vi rimane altro che optare per quella telematica, in questo caso non ci saranno problemi di distanziamento sociale.
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