In occasione di una risposta ad una interrogazione parlamentare, il sottosegretario al Mef Claudio Durigon, ha espresso un principio molto interessante in merito alla corretta applicazione dell’opzione cessione/sconto in fattura.
La domanda posta era se il Mef confermava l’interpretazione in base alla quale l’opzione per la cessione e lo sconto, alternativa alla detrazione diretta, resta condizionata dall’avanzamento dei lavori (Sal) limitatamente agli interventi che fruiscono del 110%.
Il Ministero dell’Economia, nella sua risposta in commissione, spiega come il contribuente ha “la facoltà di esercitare l’opzione senza dover tenere conto dello stato di avanzamento degli interventi“, nel caso di lavori diversi da quelli che danno diritto al superbonus e per i quali non siano stati previsti Sal.
Quindi, qualora si decida di optare per la cessione e/o per lo sconto in fattura, della detrazione relativa agli interventi indicati nell’articolo 121 del dl Rilancio e diversi da quelli che danno diritto al Superbonus, per i quali non siano stati previsti Sal, il contribuente ha la facoltà di esercitare l’opzione senza dover tenere conto dello stato di avanzamento degli interventi.
Qualora, per l’effettuazione di un determinato intervento non siano previsti Sal, può essere esercitata l’opzione per la cessione del credito corrispondente alla detrazione o per il c.d. sconto in fattura, facendo riferimento alla data dell’effettivo pagamento, ferma restando la necessità che gli interventi oggetto dell’agevolazione siano effettivamente realizzati.
Questo è quanto affermato dal sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon nel corso di una sessione di risposte a interrogazione in commissione Finanze alla Camera, replicando a un quesito del M5s, firmato da Patrizia Terzoni.
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