Cosa sta succendo alla cessione del credito? Da circa una settimana, non si fa altro che parlare di questo. Imprese, amministratori di condominio e proprietari di immobili brancolano nel buio.
Tutto è nato dalla approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un nuova norma, contenuta all’interno del decreto Sostegni Ter, che restringe fortemente il meccanismo della cessione.
Ne abbiamo parlato qui:
Quello che oggi sta accadendosono le inevitabili conseguenze di una pessima tecnica legislativa.
Basti pensare che ora si vive in un sitema di limbo. Infatti, per i beneficiari di tutti i bonus che abbiano stipulato contratti di cessione del credito o sconto in fattura fino alla data del 7 febbraio 2022, è previsto un periodo transitorio, durante il quale, per i crediti già oggetto di cessione del credito, è consentita un’ulteriore possibilità di cessione ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.
Tutti i contratti di cessione conclusi in violazione delle nuove norme saranno considerati nulli.
Ma le brutte notizie non finisco qui. La cessione del credito 2022 rimane ad oggi bloccata perchè dall’Agenzia delle Entrate si attende l’aggiornamento al modulo e al software per la comunicazione, ma le continue novità rischiano di ritardare i tempi per l’esercizio delle opzioni.
L’ultimo aggiornamento alla modulistica per l’esercizio delle opzioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura è datato 12 novembre 2021, mentre il software è invece fermo al 10 gennaio 2022.
Insomma siamo nel caos più completo. Intanto continua l’attesa per la pubblicazione del DL Sostegni_ter in Gazzetta Ufficiale. Ci risulta che è in corso la riscrittura di alcune parti, e forse anche l’articolo 26 che introduce una forte stretta nella cessione dei crediti da bonus edilizi, verrà modificato.
Non ci rimane che attendere. Se non esce neanche stasera in GU, vorrà dire che il problema è ancora in fase di risoluzione. Intanto gli intermediari chiedono una finestra temporale fino a tutto febbraio.
©Riproduzione riservata
Lascia un commento