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Da oggi, stop ai termosifoni. Ecco il calendario per fasce di zona

Da oggi, stop ai termosifoni. Ecco il calendario per fasce di zona

Secondo quanto previsto dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale nella maggior parte delle regioni italiane, i termosifoni dovranno essere spenti oggi.

Nonostante la primavera stenti ad arrivare,  come stabilito inizialmente dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 dell’agosto 1993 e successivamente come quanto previsto dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale 2022-2023, nella maggior parte delle regioni italiane, i termosifoni dovranno essere spenti entro oggi, 7 aprile. La fase dello spegnigmento dei termosifoni coinvolgerà: scuole, uffici pubblici e condomini.

La data di spegnimento, fissata per Legge, varia a seconda delle zone in Italia: nelle aree più fredde, ovviamente i termosifoni restano attivi più a lungo rispetto alle isole e alle regioni del sud. Ovviamente, qualora si verifichino particolari condizioni di freddo, è data la possibilità alle amministrazioni locali di adottare misure eccezionali tramite apposite ordinanze.

Attenzione alle ordinanze

Per esempio il Comune di Roma ha confermato non ha confermato la sua scelta iniziale di spegnere i termosifoni prima del tempo. Gualtieri ha firmato l’ordinanza: termosifoni caldi fino all’11 aprile per massimo 4 ore, nonostante il loro spegnimento nei giorni scorsi era stato previsto dall’ordinanza del 4 novembre, con le temperature rigide, praticamente invernali, di questi giorni il Campidoglio è stato costretto a tornare sui suoi passi.

Ricordiamo che a causa  della Guerra in Ucraina e della conseguente crisi energetica il Governo italiano ha emantato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, a cui è seguito il 6 ottobre 2022 il Decreto sul Risparmio Energetico.

I nuovi criteri di ripartizione della contabilizzazione del calore in Condominio. Formato digitale

Il calendario nazionale

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale prevede:

  • la temperatura interna non doveva superare i 19°C nelle abitazioni e negli uffici e i 17°C negli edifici adibiti a scopo industriale. In entrambi i casi erano riconosciuti massimo due gradi di tolleranza; 
  • l’Italia è stata suddivisa in aree climatiche (dalla A alla F) per regolare il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, anche a livello giornaliero, come puoi vedere dalla tabella qui sotto.

Per comodità riportiamo, in una tabella riepilogativa,  il calendario contenente le date di spegnimento del riscaldamento

Milano, Alessandria, Lecco, Arezzo, L’Aquila, Trieste, Ravenna, Vercelli, Treviso, Rovigo, Modena, Parma, Gorizia, Perugia, Modena, Bologna (e altri Comuni della zona E) 7 aprile
Napoli, Caserta, Salerno, Imperia, Taranto, Cagliari e altri Comuni della zona C Adriatica-Settentrionale. 23 marzo
Zona B Tirrenica, come Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Catania. 23 marzo
Nella zona A, Sud-Orientale e Isole, come Linosa, Lampedusa e Porto Empedocle. 7 marzo
Nella zona D, dunque nei Comuni appennini come Roma, Genova, Savona, Pisa, Avellino, La Spezia, Macerata, Forlì, Siena, Trani, Chieti, Teramo, Livorno. 7 aprile
Nella zona F dei Comuni alpini (tra cui Cuneo, Trento e Belluno) Non ci sono date segnalate

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A cura della Redazione

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