Un titolo volutamente provocatorio, ho voluto dare a questo mio piccolo contributo domenicale, ma non è molto distante dalla realtà.
Stavamo vivendo un periodo di grandissimo fermento con impalcature che spuntavano ad ogni angolo di strada ed erano quelle dei ritardatari del 90%, quelli che hanno forse pensato a fondo a come e se fare i lavori o quelli che semplicemente hanno deciso all’ultimo di salire sul treno dei migliori benefici fiscali che probabilmente mai vedremo nella nostra vita.
Infatti questo treno dei benefici fiscali del bonus facciate al 90% era probabilmente la migliore opportunità nel panorama degli scellerati benefici fiscali partoriti dal Governo che nell’ultimo anno e mezzo hanno, da una parte, dato una svolta agli investimenti economici degli affaristi e, dall’altra, hanno prima bloccato i lavori delle micro imprese in attesa di capire come entrare sul vagone giusto.
Dopo avviato una incredibile e temo a senso unico, insensata crescita dei prezzi, che ha di fatto quasi annullato il reale beneficio per le imprese e per i committenti “normali” quelli dei prezzi corretti a favore dei soliti furbetti (e c’era bisogno di cosi tanto tempo per capire quel che sarebbe avvenuto?), o c’era bisogno di una trasmissione televisiva per parlarne?
E nessuno dice che il cittadino normale, quello che deve solo ristrutturare casa anche senza benefici ora non se li può più permettere…..ma prima o poi se ne dovrà parlare, perché questa è la nuova realtà. A mio modo di vedere la seconda “mazzata” dopo l’euro che riduce il potere di acquisto dell’italiano medio al lumicino.
Adesso addirittura, con un mese di anticipo, è arrivato il nuovo regalo di Natale del Governo, il fantastico Decreto “anti-frode”; già il nome io trovo ridicolo perché adesso i nostri fantastici governanti si accorgono che il treno dei benefici fiscali poteva trasportare qualche portatore sano di frode…..in Italia?….. mah!
Bene cosa hanno deciso adesso i nostri legislatori? Che con un colpo di spugna anche quello che si è fatto fino ad ora poteva essere terreno fertile per frodi e quindi che le regole del gioco vanno cambiate anche per i lavori in corso. Risultato?
Tutto bloccato e amen per il grande impulso economico
Poco tempo fa avevano deciso di permettere di finire i lavori del bonus facciate anche nel 2022 facendo prevalere lo storico principio di cassa, che permetteva di pagare anticipatamente e permettere la conclusione dei lavori nei mesi successivi, motivo per il quale era partita la “corsa all’oro” natalizio ossia tutti cantieri “90%” che formalmente partivano in questi due mesi, prevedevano anticipazioni economiche e poi sarebbero terminati nei mesi successivi e……all’improvviso e retroattivamente invece….. adesso spunta la necessità di visto di conformità e asseverazione su prezzi congrui e verifiche addirittura sull’operato dei condomini e degli amministratori su questi lavori.
Ma dico: non lo potevano semplicemente scrivere?….no troppo facile, meglio lasciare la patata bollente in mano a tecnici, commercialisti, amministratori e privati, così si faranno del male da soli ed anzi addirittura lo stanno facendo per fermare i “furbetti” e quindi per il bene del Paese.
Ma veniamo agli aspetti condominiali:adesso cosa facciamo?
Ci saranno casi di appalti contrattualizzati chiaramente senza gli strumenti che adesso vengono richiesti, perché non necessari quando questi lavori si sono commissionati e ricordiamoci che tra la decisione di procedere alle manutenzioni straordinarie, al momento di partire effettivamente con i lavori, in mezzo ci sono mesi di lavoro (e litigi condominiali), da parte di tecnici, amministratori e cittadini per il tramite delle assemblee condominiali dove adesso, addirittura, lo Stato vuole mettere il naso per vedere cosa ci si dice e cosa si fa……ma questo è uno stato liberale o dittattoriale?
Problemi tecnici all’orizzonte?
Chi è partito sperando di poter finire i lavori nel 2022 si troverà di fronte a rivedere tutti i conteggi economici perché i lavori fatti nel 2022 andranno avanti con le nuove percentuali, che ancora dovranno essere definitie, visto che la manovra finanziaria deve essere ancora approvata dal Parlamento.
Chi voleva proprio partire nel 2022 con i lavori, seppure pagati nel 2021, di fatto, dovrà semplicemente cancellare tutto e pagare comunque il lavoro fatto dai tecnici sperando di non avere nel frattempo stipulato contratti con imprese che nel frattempo avendo firmato contratti avrà rinunciato ad altri lavori e certamente esigerà almeno una parte dei guadagni perduti.
Chi è nella terra di mezzo, peraltro, si trova già nella condizione che i pagamenti risultano bloccati fino a nuove disposizioni o a completamento di documentazione (asseverazioni sui prezzi) che potrebbero cambiare i numeri in gioco andando a falsare il contratto e le fatture emesse fino a quel momento.
Ecco il collasso totale che sta derivando da questo fantastico decreto.
Ma ed è un ma enorme, poi ci sono i milioni di cittadini che hanno intrapreso normali lavori di ristrutturazione di casa, del bagno, della cucina o della sola caldaia, ecc……ossia “micro lavori”, vogliamo chiamarli così? E loro cosa faranno?
Immagino la sig.ra che spinta dall’agevolazione del 65% ha cambiato la caldaia, risparmiando cifre sotto tra i 500 e i 1000 euro, che ora per beneficiare di questo grande guadagno si troverà costretta a pagare un commercialista o un caf ed un tecnico per documenti che quando ha deciso di intraprendere questo enorme lavoro con possibili frodi, non erano previsti e allora dovrà decidere se l’impresa vale la spesa e io ritengo che probabilmente le converrà banalmente rinunciare al beneficio…..ma correra a rimborsare l’impresa?
E gli oneri fiscali, che l’impresa si è fatto carico per quella cessione del credito, che fine fanno?
Chi li paga? Forse l’impresa li chiederà alla sig.ra che quindi alla fine dei giochi non solo non avrà beneficiato dell’agevolazione ma addirittura avrà pagato più di quello che avrebbe dovuto e qualora fosse stata inconsapevolmente oggetto di frode (seppure piccola) avrà pagato anche più di quanto realmente avrebbe dovuto.
Insomma un pasticcio così lo potevano creare solo le grandi menti che avevano avviato questo trenino dei miracoli su cui quasi tutta l’Italia sperava di poter salire……per fare riprendere l’economia….si diceva, ma quale? Io credo solo quella di banche, assicurazioni e general contractor di turno che sono gli unici che ci hanno certamente guadagnato aperture di conti e interessi….altini direi. (18-23%)…sulle cifre anticipate.
Ora faccio un’altra considerazione: prima dell’era dell’oro si è sempre criticato il fatto che le opere pubbliche costassero il doppio o il triplo di quelle private. E perché? Proprio perché dietro c’erano i prezziari e computi metrici inattaccabili che prendevano in considerazione la singola vite o granello di polvere di un cantiere a differenza dei più umani computi metrici delle opere private.
Ma considerate che sui quei computi metrici fatti con i prezziari poi si applicavano i ribassi di gara (mediamente 30/35%) mentre adesso si stanno usando i prezziari senza ribasso.
Meditate gente, meditate!
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