Nel DL Fondone sono previste risorse anche per la ricostruzione delle case popolari, ma non potrà essere utilizzata l’agevolazione del Superbonus.
Il miliardo e 300 milioni di euro destinati alla riqualificazione edilizia residenziale pubblica, a valere sulle risorse destinate al Mims del Fondo nazionale complementare al Pnrr, dovrà essere impegnato anche per il finanziamento di un Programma di interventi che contempli anche demolizione e ricostruzione di edifici esistenti.
Gli interventi finanziati non potranno godere del superbonus al 110%.
Lo specifica un emendamento al dl Fondone, ovvero il decreto che disciplina il Fondo nazionale complementare al Recovery Plan, approvato dal Senato e che riformula una serie di emendamenti bipartisan.
Le risorse stanziate per l’edilizia residenziale pubblica, si legge nel testo dell’emendamento, dovranno essere inoltre usate:
- per interventi di sicurezza sismica,
- efficientamento energetico,
- frazionamento e ridimensionamento degli alloggi;
- riqualificazione degli spaziverdi;
- acquisto o affitto di immobili da destinare alla sistemazione temporanea degli assegnatari i cui alloggi di edilizia residenziale pubblica sono in fase di ristrutturazione.
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