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Emendamenti manovra di Bilancio. IVA al 5% per riscaldamento, fondo di garanzia per le comunità energetiche e tetto Isee

Emendamenti manovra di Bilancio. IVA al 5% per riscaldamento, fondo di garanzia per le comunità energetiche e tetto Isee

Entra nel vivo il confronto sulla Manovra Finanziaria. Sono oltre 6.000 le proposte di modifica presentate alla legge di Bilancio.

Entra nel vivo il confronto sulla manovra tra le forze politiche. Sono oltre 6.000 le proposte di modifica presentate alla legge di Bilancio, a cui si aggiungono 64 sub-emendamenti all’emendamento del Governo che travasa nella manovra il Dl anti-frodi.

Caro bollette

“Le somministrazioni di calore generato con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia di cui all’art. 16, comma 4, del decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115 contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022, sono assoggettate all’aliquota Iva del 5 per cento“.

Questo è il contenuto di uno degli emendamenti Pd presentati alla Manovra in commissione Bilancio al Senato, in cui si specifica che se le somministrazioni sono contabilizzate sulla base di consumi stimati, l’Iva al 5 per% “si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022”.

Intanto, sempre in tema di consumi domestici, al fine di limitare i rincari delle bollette di luce e gas Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando alla presentazione del “‘Manifesto su Lavoro ed Energia per una transizione sostenibile’ ha annunciato che nella legge di Bilancio ci sarà un ulteriore intervento su questo fronte, con particolare attenzione per le fasce più deboli.

Proroga interventi trainanti, eliminare il tetto Isee

I deputati M5s Riccardo Fraccaro, Luca Sut e Patrizia Terzoni, hanno presentato  emendamenti alla manovra “volti ad evitare ogni possibile ridimensionamento degli effetti del superbonus 110%; oltre ad eliminare tetto Isee e retroattività dei permessi per la proroga alle abitazioni unifamiliari, sanando l’incongruenza di una proroga per gli edifici condominiali che limita l’agevolazione agli interventi trainanti escludendo quelli trainati”.

“Il tetto Isee a 25 mila euro sulle unità unifamiliari e plurifamiliari è un colpo di mannaia sulla misura, che ne sancirebbe il depotenziamento pressoché totale già tra un mese. Di fronte a 60 mila cantieri aperti e a un ammontare di lavori messi a terra che a fine anno andrà ben oltre i 10 miliardi di euro, è chiaro che il parametro Isee per noi è irricevibile, anche perché svuota di senso e di sostanza del bonus”. Secondo il M5s, bisogna procedere a un’estensione del bonus a tutto il 2023.

Fondo garanzia comunità energetiche rinnovabili

L’idea è quella di istituire nello stato di previsione del ministero delle Transizione ecologica un “Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”, con una dotazione di 15 milioni di euro per il 2022, 20 milioni il 2023, 25 milioni per il 2024 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2025 al 2030. Lo chiede uno degli emendamenti Pd presentati alla Manovra in commissione Bilancio al Senato, con lo scopo in particolare di “assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti per la per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”, istituite ai sensi della direttiva Ue 2018/2001 e della direttiva Ue 2019/944.

La disciplina delle modalità, dei termini, dei limiti e delle condizioni per la concessione della garanzia è rimessa a un decreto del ministro della Transizione ecologica, di concerto con il ministro dell’Economia. I soggetti ammessi alla garanzia sono le comunità di energia rinnovabile, i sistemi di autoconsumo collettivo individuati dalle norme di recepimento della direttiva Ue 2018/2001, o “i soggetti che partecipano a tale configurazioni qualora finanzino impianti da mettere al servizio delle stesse”.

Secondo l’emendamento, “i soggetti proprietari di impianti a fonte rinnovabile, beneficiari dei crediti per gli incentivi ai sensi dell’articolo 24 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, maturati a decorrere dal 1° gennaio 2021, possono cedere i crediti derivanti dall’ammissione alle tariffe incentivanti, trasferendo la titolarità dei crediti stessi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”

 

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