Una vicenda giudiziaria che si trascina da oltre 40 anni. Alla fine la sentenza definitiva emessa dalla Corte di Cassazione è arrivata: il celebre architetto Massimiliano Fuksas dovrà versare al Comune di Anagni la somma di 415mila euro. Il caso è stato riportato dall’edizione locale de Il Corriere della Sera.
Trattasi di una vicenda CHE riguarda la costruzione di una nuova scuola media – l’istituto San Marco – commissionata al noto professionista. Purtroppo, i lavori furono costretti a subire un rallentamento a causa di un terreno inidoneo, costringendo il comune a sostenere ulteriori costi.
Gli accertamenti inadeguati sulla struttura del terreno e le responsabilità
Fuksas era responsabile del progetto e dei lavori, il Comune gli imputò un forte aumento dei costi rispetto a quanto inizialmente preventivato. L’architetto, tuttavia, si difese affermando di non essere responsabile degli accertamenti inadeguati sulla struttura del terreno, asserendo che tale responsabilità spettava ai geologi e ad altri professionisti. Nonostante ciò, la tesi del comune prevalse di fronte ai giudici, che lo considerarono il responsabile finale del progetto e pertanto ne assunse la responsabilità.
La responsabilità delle maggiori spese per la costruzione è stata interamente attribuita al terreno sottostante. Fuksas, in qualità di progettista e direttore dei lavori, ha dovuto fronteggiare gli imprevisti causati dalle difficoltà del suolo, che non erano state considerate nella fase di progettazione. Il Comune è stato costretto a integrare le fondazioni per consolidare il terreno, portando a un aumento dei costi non previsti.
Tuttavia, il Comune ha contestato la valutazione errata e carente della capacità del terreno sostenere i carichi delle fondazioni e della costruzione, imputandola a Fuksas. Nonostante egli abbia sostenuto di non essere il responsabile diretto, la sentenza lo ha ritenuto colpevole in prima e seconda istanza, costringendolo a pagare perché la progettazione di un’opera è frutto della sommatoria di skill varie, ma la responsabilità finale spetta sempre al progettista.
Il risarcimento del danno
Adesso la vicenda è stata definitivamente sigillata dalla Cassazione, che ha confermato la responsabilità di Fuksas e ha riconosciuto la correttezza procedurale con cui tale responsabilità è stata accertata. Di conseguenza, Fuksas dovrà co versare il risarcimento danni al Comune di Anagni, comprendente 415mila euro di costi aggiuntivi.
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