Se anche tu quest’anno, un po’ per colpa del Covid-19, un po’ per la crisi economica che attanaglia il bel Paese, sei costretto a rimanere in condominio d’estate o, comunque, per la maggior parte dei mesi estivi, non demoralizzarti: statisticamente risulta, infatti, che oltre 24 milioni di italiani rimarranno a casa nel 2020. Ma una domanda sorge spontanea: come si può combattere il caldo torrido di questi mesi in uno stabile? La risposta potrebbe consistere nell’utilizzare le parti comuni, come i giardini o i terrazzi condominiali, per posizionare una piscina. Ma è davvero possibile usare le aree comuni a questo scopo? Cosa occorre per poterlo fare? E, soprattutto, a cosa si deve fare attenzione per non causare danni? Esaminiamo insieme l’argomento.
Piscina sì, piscina no: in condominio, qual è il problema?
Le piscine gonfiabili e, comunque, tutte quelle ‘fuori terra’, in quanto strutture che si possono montare e smontare con estrema semplicità, non sono da considerarsi innovazioni. La conseguenza immediata è che non sarà necessario preoccuparsi di convocare un’assemblea per portare in approvazione l’idea ‘estiva’ del posizionamento sulle aree comuni di una piscina.
Ma siamo sicuri che basta semplicemente avere lo spazio condominiale per poter provvedere a ciò oppure è necessario riservare qualche accortezza in più prima di buttarsi a capo fitto nel posizionare la piscina nelle aree comuni e, subito dopo, nell’acqua?
Vediamo insieme a quali aspetti bisogna fare attenzione prima di sfruttare le aree comuni per installarvi una piscina amovibile, tenendo a mente che una piscina può contenere anche da 2.400 litri di acqua ad oltre 4.000 e, soprattutto, che il peso di un metro cubo d’acqua è pari a circa 1000 chilogrammi forza e la sua massa è di circa 1000 chilogrammi. In altri termini: la questione non va affrontata in modo superficiale.
La piscina sul terrazzo condominiale
Se si vuole usare il lastrico solare o il terrazzo comune per posizionare la piscina:
- occorre, innanzitutto, controllare che non esista un divieto in tal senso nel regolamento del condominio;
- lo spazio occupato dalla piscina deve essere tale da permettere anche agli altri condomini il pari uso del terrazzo per soddisfare esigenze analoghe;
- si deve avere conoscenza o, se non si hanno informazioni, occorre analizzare quanto peso può sostenere il terrazzo o il lastrico solare. Infatti, non si deve dimenticare che è fatto divieto a chiunque di usare i beni comuni in modo da recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza dell’edificio e di ogni sua parte;
- è necessario assicurarsi che la piscina amovibile non causi, oltre a danni strutturali o pericoli di crollo, neppure pericoli di infiltrazioni;
- è necessario che sia rispettato anche il decoro architettonico dello stabile.
La piscina nel giardino condominiale
Se si vuole utilizzare il giardino comune per posizionare la piscina:
- è indispensabile controllare che nel regolamento condominiale non esista un divieto secco in tal senso;
- occorre assicurarsi che in base al regolamento condominiale, pur in assenza di un divieto espresso all’installazione di una piscina amovibile, la struttura sia compatibile con la destinazione a giardino dello spazio.
Ad esempio, se nel regolamento condominiale non si parla affatto di piscine ma viene fatto divieto di posizionare nel giardino, a titolo esemplificativo, voliere, giochi per bambini, strutture di riparo per animali o rastrelliere per bici, al fine di salvaguardare la funzione del giardino, va da sé che sarà da ritenersi vietato qualunque manufatto estraneo al concetto tipico di giardino, compresa la piscina;
- lo spazio occupato dalla piscina deve essere tale da non recare pregiudizio al pari uso e godimento del bene comune da parte degli altri condòmini;
- è necessario sempre rispettare il decoro architettonico dello stabile.
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