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Il Decreto Ristori rinvia il termine per la presentazione del Modello 770/2020. Ma nessuna certezza sulla proroga della CU

Il Decreto Ristori rinvia il termine per la presentazione del Modello 770/2020. Ma nessuna certezza sulla proroga della CU

Gli amministratori di condominio avranno più tempo a disposizione per adempiere a specifici obblighi dichiarativi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Era nell’aria e ora è ufficiale: prorogato in extremis il termine ultimo per l’invio del Modello 770/2020 al prossimo 10 dicembre.

E già perché la scadenza per la trasmissione del Modello era stata fissata al 31 ottobre e in molti, probabilmente, vi avevano già provveduto.

In ogni caso, è quanto stabilito dal c.d. Decreto Ristori (D.L. 28 ottobre 2020, n. 137), recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, entrato in vigore lo scorso 29 ottobre.

Non sono, dunque, rimaste inascoltate le richieste in favore di uno slittamento della scadenza, chiesto a gran voce,  in primis, dall’Ordine dei consulenti del lavoro: i sostituti di imposta avranno, dunque, più tempo per adempiere alla trasmissione telematica del Modello 770 per il periodo di imposta 2019.

Tale proroga non avrà conseguenze in termini di rigetto erariale. Si tratta, infatti, di un adempimento formale di dubbia utilità, trattandosi dell’invio di dati già noti all’Agenzia delle Entrate, che in molti ritengono mera duplicazione di informazioni e ne invocano l’abolizione.

Il rinvio, è evidente, riguarda anche il condominio, in quanto sostituto di imposta e, nello specifico, l’amministratore tenuto alla materiale esecuzione di tale ulteriore adempimento fiscale.

Nessuna novità degna di nota con riferimento al contenuto del Modello, sostanzialmente analogo al precedente, relativo al periodo di imposta 2018, né alle modalità di trasmissione telematica, utilizzando i canali messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.

Ma per quanto riguarda l’invio della Certificazione Unica? La trasmissione della CU è anch’essa prorogata?  Il (legittimo) dubbio nasce dal fatto che il Decreto Ristori nulla dice con riferimento a tale adempimento anch’esso demandato all’amministratore di condominio.

L’art. 10 del citato Decreto stabilisce, infatti, che “Il termine per la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta […] relativa all’anno di imposta 2019, è prorogato al 10 dicembre 2020″.

Nulla sull’invio della Certificazione Unica. Dimenticanza o scelta consapevole per motivi che francamente sfuggono? Da più parti è stato timidamente affermato che la proroga prevista per l’invio del Modello 770/2020, dovrebbe “ritenersi applicabile anche per la trasmissione della CU.

Ciò nondimeno, consultando lo scadenziario fiscale disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella parte dedicata agli adempimenti previsti per il giorno 2 novembre, non è più presente l’invio del Modello 770/2020, ma a oggi, è ancora indicato l’inoltro all’Amministrazione finanziaria delle “Certificazioni Uniche (c.d. CU 2020) contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la “dichiarazione dei redditi precompilata” corrisposti nel 2019

Sul punto si auspicano urgenti chiarimenti, perché, occorre ricordare, che il l’omesso o il tardivo invio della Certificazione Unica entro il termine di legge non è esente da conseguenze. Servirebbe un norma di coordinamento, visto il silenzio del dl Ristori che fa slittare la presentazione del 770/2020 al 10 dicembre ma non contiene nessun  espresso in merito allo slittamento della presentazione della CU, pur trattandosi, in entrambi i casi, di adempimenti fiscali strettamente collegati alla presentazione del modello rinviato.

Allo stato, in mancanza di una specifica norma di coordinamento, però, resta un margine di incertezza. Anche perché lo scadenzario dell’Agenzia delle Entrate continua a segnare la scadenza per la CU 2020 sui redditi esenti per il 2 novembre.

Le violazioni inerenti l’invio della Certificazione Unica sono, infatti, punite con una sanzione pari a  euro 100 per ciascuna delle certificazioni uniche oggetto di errore o ritardo.

Le nuove responsabilità civili dell’Amministratore di Condominio

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Avv. Debora Mirarchi

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