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La mediazione si semplifica. Ecco le proposte di riforma

La mediazione si semplifica. Ecco le proposte di riforma

La Commissione per “l'elaborazione di proposte di interventi in materia di processo civile e di strumenti alternativi”, ha recentemente concluso i suoi lavori. Ecco i dettagli.

Non è una novità che la giustizia sia spesso oggetto di revisione ad ogni cambio di Governo, ed anche il Governo Draghi, non fa eccezione. Una ipotesi di riforma della giustizia (abbastanza contestata) era già allo studio del precedente governo, non stupisce quindi che il nuovo ministro Cartabia, abbia ripreso le fila del discorso, nominando un’apposita Commissione per “l’elaborazione di proposte di interventi in materia di processo civile e di strumenti alternativi”, la quale ha recentemente concluso i suoi lavori.

Le novità in tema di mediazione potrebbero essere numerose e spaziano dal primo incontro di mediazione, alla partecipazione personale delle parti, al ruolo della mediazione telematica, alla consulenza tecnica.

Quanto al primo e al secondo punto l’ipotesi è quella di rendere “effettivo” il primo incontro di mediazione, sia tramite una semplificazione delle procedure con l’ulteriore previsione di un’indennità calmierata, sia tramite la necessarietà della presenza fisica della parte.

L’esperienza ha infatti dimostrato che è fondamentale in mediazione la presenza fisica della parte in quanto gli effetti dell’eventuale accordo ricadono direttamente su di lei, per il chè è importante che sia la parte stessa a manifestare la volontà di addivenire ad un accordo. La possibilità di delega dovrebbe sussistere solo in casi di necessità e fatto salvo che il delegato debba avere conoscenza concreta della vicenda oggetto di mediazione.

Quanto alla questione della mediazione telematica questo periodo di pandemia ha mostrato quanto possono essere efficaci gli strumenti informatici, soprattutto con riferimento ai procedimenti alternativi di risoluzione, per cui finito il periodo emergenziale, c’è comunque da aspettarsi che tutte le modalità tecnologiche siano mantenute e/o addirittura potenziate.

Quanto alla consulenza la riforma dovrebbe prevedere la possibilità per il mediatore, anche su istanza di parte, di avvalersi di esperti tecnici. Il principio dovrebbe essere che la consulenza possa essere utilizzata con il consenso delle parti, anche nell’eventuale giudizio successivo alla mediazione, da un lato evitando la duplicazione di attività e spese e riducendo così i tempi e i costi del processo, dall’altro favorendo l’accordo fra le parti sulla base della valutazione del consulente.

Dal punto di vista condominiale queste novità non sarebbero di poco conto: sicuramente la norma sull’accertamento tecnico in mediazione potrebbe avere risvolti significativi: spesso le controversie condominiali riguardano infatti violazione di norme o attribuzione di responsabilità e il fatto di poter accertare questi aspetti preventivamente e con oneri ridotti può sicuramente essere un incentivo alla risoluzione di molte vertenze.

Anche le norme relative alla effettività del primo incontro e alla necessità della presenza fisica della parte sono interessanti, perché imporrebbero all’amministratore di partecipare personalmente e con cognizione sui fatti oggetto di mediazione, laddove ad oggi spesso l’amministratore, già delegato dall’assemblea, delega a sua volta il legale, con inevitabile perdita di preziose informazioni.

Lo stesso dicasi per la possibilità di svolgere la mediazione in forma telematica, l’abbattimento delle barriere territoriali anche in ambito condominiale è di tutta evidenza, laddove semplicemente si pensi al risparmio di costi e tempo per tutti.

Di non secondaria importanza è anche l’ipotesi di riduzione dei costi, l’idea di poter raggiungere la definizione di una controversia condominiale in tempi brevi e con costi contenuti, non può che costituire un plus in una materia in cui spesso ogni condomino ha una opinione diversa dall’altro.

Non rimane dunque che attendere e verificare se tale riforma vedrà la luce e se le aspettative sulla riforma della mediazione verranno rispettate!

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Avv. Francesca Resta DPL Mediazione & Co.

Studio legale associato Avvocati Resta di Francesca e Valentina Resta Via Ruggero di Lauria 12/B - 20149 Milano (MI) 02/49717642 restaleg@iol.it http://www.dplmediazione.it

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