Dati alla mano, dal punto di vista contabile, non sussistono le condizioni per una nuova proroga del Superbonus. Questo è quanto emerso ieri, in seguito a una duplice riunione, tenutasi prima in Senato e poi durante un’audizione sulla Manovra finanziaria.
Il respingimento delle nuove proroghe al Superbonus
L’incontro sulla legge di bilancio tenutosi al Senato ieri mattina, la partecipazione del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il Sottosegretario all’Economia Federico Freni e degli esponenti della maggioranza ha portato al respingimento delle ipotesi di nuove proroghe al Superbonus. Le ragioni dietro questa decisione sono state successivamente chiarite attraverso i dettagli numerici presentati alla Commissione Finanze alla Camera dalla Sottosegretaria al MEF Lucia Albano.
L’emorragia finanziaria causata dal Superbonus
Le dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giorgetti, durante un’audizione sulla manovra, hanno evidenziato che nonostante gli sforzi per contenere l’emorragia finanziaria causata dal Superbonus, la situazione continua a peggiorare. Giorgetti ha dichiarato che l’ammontare annuo dei crediti d’imposta edilizi ha raggiunto cifre notevoli, prevedendo un incremento da 20 a 24 miliardi di euro. La valutazione di Eurostat è diventata un elemento critico, poiché ogni possibile modifica potrebbe richiedere una riscrittura completa della manovra economica, con ripercussioni su deficit e debito pubblico.
La gestione dei crediti d’imposta, come evidenziato dalla Sottosegretaria Lucia Albano, è un compito complesso. I dati aggiornati del Ministero dell’Economia indicano che, nonostante un totale di 160,7 miliardi di euro di crediti comunicati all’Agenzia delle Entrate, solo 25,5 miliardi sono stati effettivamente compensati. Questa situazione pone una sfida significativa nella gestione delle agevolazioni fiscali, specialmente considerando la possibile classificazione dei crediti da parte di Eurostat, elemento che richiede un’attenzione scrupolosa per evitare eventuali impatti negativi sulla finanza pubblica.
Pressioni politiche e prospettive future
Nonostante la complessità della situazione, la pressione politica per nuove aperture, provenienti soprattutto da Forza Italia, persiste. Le richieste di una mini-proroga per i cantieri condominiali in corso a fine anno sono state avanzate, ma la rigidità con cui è stata costruita la manovra e le sfide legate all’impatto economico e alla valutazione Eurostat pongono notevoli limiti alle possibilità di intervento. La situazione richiede un approccio ponderato e attento, con la consapevolezza che la gestione dei crediti e la valutazione Eurostat continueranno a rappresentare nodi cruciali per il futuro del Superbonus, con possibili riflessi sulle politiche fiscali e sulle prospettive economiche del Paese.
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