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Manovra 2022. Ecco come potrebbero cambiare i bonus sulla casa

Manovra 2022. Ecco come potrebbero cambiare i bonus sulla casa

Il testo della Legge di Bilancio approderà presumibilmente a Montecitorio venerdì 12 novembre e sarà oggetto di modiche.

Partenza in salita per la Legge di Bilancio. La discussione del disegno di legge ha già accumulato un bel ritardo, colpa dei vari malcontenti generati all’interno delle varie forze politiche.

La Manovra 2022, già licenziata dal Consiglio dei ministri il 28 ottobre, non sarà nuovamente sottoposta al vaglio del Consiglio dei Ministri per ulteriori modifiche e limature.

“Il disegno di legge di Bilancio è stato approvato formalmente dal Consiglio dei ministri nella riunione di giovedi’ 28 ottobre. Per questo motivo non si rende necessario alcun nuovo passaggio o esame in Cdm”, precisano fonti di Palazzo Chigi sulle notizie secondo cui la manovra avrebbe avuto un nuovo via libera del Cdm.

Ma a seguito dell’acceso dibattito sviluppatosi il pacchetto avegolazioni bonus casa, sarà sicuramente modificato rispetto alla prima versione.

Vediamo le principali modiche al testo della manovra che saranno discussi a breve.

Abolizione del tetto Isee

Il Superbonus non dovrebbe essere più limitat ad un tetto Isee per le case unifamiliari. Nella fase di limatura, il testo definitivo della legge di Bilancio 2022, potrebbe contenere  il bonus 110%  per la ristrutturazione di villette e case unifamiliari  senza alcuna limitazione legata al reddito.

Ricordiamo che la prima versione del testo licenziato precedentemente dal Consiglio dei ministri di fine ottobre,  aveva messo un tetto di 25 mila euro di Isee. Se venisse confermata ipotesi, questa sarebbe la principale novità legata alla casa presente in manovra.

Riappare lo sconto in fattura e la cessione del credito: in arrivo un decreto

I vecchi bonus edilizi, diversi dal Superbonus al 110% che hanno attratto molti proprietari di case e imprese negli ultimi due anni, potrebbero infatti continuare a beneficiare di sconto in fattura e cessione del credito.

La misura è particolarmente interessante, perché sconto in fattura e cessione del credito hanno il vantaggio di monetizzare subito lo sgravio fiscale promesso dallo Stato

La proroga dello sconto in fattura e della cessione del credito per i bonus edilizi è quasi certa, i tecnici del Governo stanno già lavorando ad un decreto legge ad hoc volto  introdurre meccanismi di controllo anti-frode.

Le modifche appena elencate sono state caldeggiate anche da esponenti di diverse forze politiche, tra cui i deputati del Movimento 5 stelle Riccardo Fraccaro, Luca Sut e Patrizia Terzoni hanno scritto un comunicato in vista del ritorno della manovra in Cdm: “riteniamo indispensabile che il governo inserisca nel testo le modifiche necessarie a prorogare il Superbonus 110% anche per i detentori di abitazioni unifamiliari ed edifici indipendenti”.

 

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A cura della Redazione

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