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Mediazione, mon amour

Mediazione, mon amour

Se litigare è spontaneamente umano, mediare è razionalmente molto più saggio. La frontiera del problem solving condominiale, si chiama mediazione.

L’autorevole richiamo al valore del “processo senza sentenza”, espresso dal Primo Presidente della Corte di Cassazione durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, ha colpito favorevolmente l’attenzione dei giuristi per motivi diversi, tutti degni di  particolare attenzione, richiamando senza “se” e senza “ma” la piena validità ed il sempre più “ricco” futuro dell’istituto della mediazione.

Un obiettivo ambizioso e soprattutto possibile, dal momento che “può riconoscersi all’istituto conciliativo un effetto comunque deflattivo del contenzioso civile, soprattutto se si tiene conto del fatto che le procedure concluse con il raggiungimento dell’accordo hanno avuto una durata media di 143 giorni nel 2019 e di 160 nel primo semestre 2020, ben più celere, in ogni caso, della durata media del solo giudizio di primo grado dinanzi al tribunale”.

Numeri e statistiche a parte, le parole del Primo Presidente hanno però amabilmente evidenziato, auspicato e reso palpabile una nuova “idea” dell’amministrazione della Giustizia, utilmente realizzabile attraverso il già intrapreso percorso volto a rendere  il cittadino “finalmente partecipe delle modalità di risoluzione del conflitto e fiducioso dell’adeguatezza di tale servizio rispetto alle sue esigenze”.

Se le importanti indicazioni “di contenuto e di metodo” già affidate a un gruppo di lavoro ministeriale incaricato di “valorizzare la mediazione nelle sue molteplici potenzialità” si caratterizzeranno dunque quale ulteriore elemento distintivo di una pur lenta, ma graduale e inesorabile  trasformazione della cultura degli operatori del diritto, il cittadino potrà essere “finalmente partecipe delle modalità di risoluzione del conflitto e fiducioso dell’adeguatezza di tale servizio rispetto alle sue esigenze.

Mediazione mon amour, verrebbe da dire, soprattutto quando le incomprensioni più banali sfociano in litigi del tutto inutili e dai contenuti assai risibili, lasciando troppo spesso incautamente divampare fuochi pericolosi e duraturi che bruciano e inceneriscono ogni tipo di relazioni interpersonali, riempiendo nel mentre a dismisura le aule di giustizia con fascicoli densi di questioni “di principio” piuttosto che di effettivo e ben qualificato diritto.

Quale privilegiato osservatore delle vicende condominiali, notoriamente strabordanti di liti, ripicche e prese di posizione stancamente reiterate per uno, due, tre gradi di giudizio, ho perciò molto apprezzato e “gustato” il bel manuale firmato dall’avvocato Fabrizio Plagenza, titolato “L’amministratore di condominio: il primo mediatore”, recentemente mandato in stampa dalla casa editrice Libricondominio su impulso del suo infaticabile regista dottor Ivan Meo.

L’Amministratore di Condominio: il primo “Mediatore”. Ebook

Un’opera editoriale scorrevole, pratica e molto acuta che analizza “a tutto tondo” il ruolo del gestore delle proprietà comuni nell’ambito dell’intero processo di mediazione, e che – come afferma l’Autore – si propone oltretutto di delineare “il perfetto identikit dell’avvocato da cui farsi assistere e l’organismo di mediazione adatto”, sia in funzione dell’essenzialità delle delibere che dei “desiderata” della compagine condominiale.

Elementi, questi, che sono valsi a mettere subito in cantiere l’iniziativa webinar voluta dal patron di Amministratore Crescente avvocato Paolo Cesareo, il quale non ha perso l’occasione di organizzare sulla sua pregevole piattaforma un incontro in grande stile, con tanto di crediti formativi, programmato per quest’oggi alla presenza di un nutrito  gruppo di lavoro che sarà moderato dal  Presidente dell’Organismo di Mediazione ed Ente di Formazione ADR Intesa dottor Salvatore Zambrino.

Un ulteriore tassello per accrescere quella “diffusione della cultura della mediazione” che proprio qualche giorno fa ha caratterizzato l’intervento del Primo Presidente della Corte di Cassazione, in vista della sempre migliore “condivisione dei valori dell’autonomia, della consapevolezza e della responsabilità” in ordine alla quale anche noi, su Condominio Caffè, abbiamo più volte sostenuto l’utile propagazione pubblicando qualificati contributi e pregnanti riflessioni sul tema.

Ed anzi, per dirla tutta senza con questo voler apparire troppo “di parte”, proprio l’editore di questa testata – da sempre impegnato nella divulgazione della letteratura e della pratica giuridica condominiale – ha talmente creduto negli strumenti alternativi delle controversie da voler appositamente realizzare con Libricondominio una intera Collana sulle liti, sull’arbitrato e sulle transazioni “del ramo”, annettendo casi pratici, schemi e formule riepilogate e trascritte in un cd allegato all’opera.

Litigare, ma non troppo – Collana completa

Rimandiamo dunque all’approfondimento di questa nuova frontiera del problem solving, convinti che i nostri lettori comprenderanno sempre più facilmente – traendone sicuro vantaggio –  l’assoluta importanza di assicurare “risposta celere alle parti in lite, riduzione dei costi della giustizia, più elevata efficienza del servizio e maggior fiducia da parte dell’utenza”, tenendo bene in mente che tutti i giorni, se litigare è spontaneamente umano, mediare è razionalmente molto più saggio.

L’opera dell’Avv. Fabrizio Plagenza, verrà presentata oggi alle ore 15.00

Per iscriversi all’evento https://event.webinarjam.com/register

(WEBINAR CON RILASCIO DI N°2 CREDITI FORMATIVI)

©Riproduzione riservata

Avv. Michele Zuppardi

Viale Trentino, 79 - 74121 Taranto (TA) 099 735 3000 postazuppardi@gmail.com http://www.studiozuppardi.it

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