Il 2020 è decisamente stato – e a dir poco – un anno inaspettato, imprevedibile, insolito, emergenziale.
Un anno passato che ha stravolto ogni tipo di aspettativa, di immaginazione e .. di statistica!
Nonostante ciò, è giunto il momento di fare un “focus” su quanto accaduto nel 2020 nel “mondo mediaconciliativo” che ci riguarda e ci interessa … ed allora forniamo alcuni numeri:
N. procedimenti | Pendenti iniziali | Iscritti | Definiti | Pendenti finali | % sul totale delle media |
2020 | 13.492 | 14.910 | 12911 | 15491 | 11,9% |
2019 | 14,1% |
ESITO Procedimenti | Aderente comparso | Di cui accordo raggiunto |
2020 | 52,4% | 28% |
Nel 2020, dunque, siamo stati interessati da una diminuzione delle procedure di mediazione, fatto che non deve stupire.
Con Il dpcm del 26.04.2020, infatti, sono state, tra l’altro, vietate o comunque sospese le riunioni.
Rientrate in tale raggruppamento anche le assemblee di condominio che per mesi non sono state convocate.
E’ arrivata, poi, in soccorso l’innovativa possibilità di fare le assemblee on line… unico vincolo? ottenere il preventivo assenso da parte della maggioranza semplice (a fronte della precedente pretesa unanimità) dei condomini !
Come pure gli Organismi di mediazione si sono dovuti adeguare alle mediazioni on line, salvo per quelli che, all’avanguardia, tale modalità l’hanno sempre prevista!
Ma prima di allora, niente assemblee … niente mediazioni! Niente mediazioni, niente accordi!
E’ noto, infatti, che per poter aderire ad un procedimento di mediazione l’amministratore deve essere autorizzato dal Condominio con apposita delibera, assunta dal Condominio ad esito di una assemblea.
Considerata la situazione emergenziale e i suddetti impedimenti, il lieve calo non può essere letto come fattore negativo, non può e non deve allarmare ma deve necessariamente tener conto della contingenza del momento.
Non si dimentichi che non solo le riunioni sono state sospese ma anche le stesse udienze, la giustizia intera ha vissuto una straordinaria interruzione dei termini processuali che, a dir poco, hanno e stanno creando un evidente ritardo sulla giustizia.
Anche per tale ragione l’Organo legislativo – che da tempo cerca di deflazionare i contenziosi – non perde occasione di incentivare le soluzioni alternative delle controversie e motivo in più per il cittadino di accettarle e trasformarle in occasione.
Si percepisce ed è nota la volontà dei condomini di risolvere rapidamente i propri problemi e magari, perché no, potendo “dire la propria” su come, quando e perché definire: fatto possibile solo con la mediazione.
Tornando alla disamina dei numeri, fattore che suscita interesse è la percentuale di esito positivo delle procedure di mediazione svolte dagli Organismi privati addirittura superiore al 50%.
Si evidenzia, infine, il range del valore delle mediazioni in materia di condominio che si aggira introno ai 5.000 euro.
Anche tale aspetto economico, fa ben sperare per il futuro ad un incremento delle adesioni alla procedura della mediazione ed al loro esito positivo… incrementando la “convenienza” a definire le controversie in tempi brevi e con costi ridotti.
Non ci rimane che aspettare i riscontri del 2021 e…soprattutto le novità legislative sulla mediazione.
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