Nel primo semestre del 2023, il mercato immobiliare ha subito un brusco rallentamento, con una diminuzione delle compravendite rispetto agli anni precedenti.
Rallentano le compravendite, ma aumentano gli affitti. L’indagine di FIMAA-Confcommercio ha evidenziato che sono state vendute 350mila case, rispetto alle 364mila del 2021 e alle 400mila del 2022. I prezzi, invece, sono aumentati tra lo 0,5% e lo 0,8%.
Le cause del rallentamento del mercato immobialiare
L’analisi di FIMAA-Confcommercio ha individuato due fattori determinanti per la riduzione delle compravendite: l’aumento dei tassi di interesse dei mutui e una maggiore attenzione alla classe energetica degli immobili. Quest’ultima è stata influenzata dalla crescente sensibilità verso l’efficientamento energetico degli immobili, in linea con la direttiva europea “Case verdi”.
Il report della FIMAA mette in evidenza anche una crescente sensibilità verso l’efficientamento energetico degli immobili. Si assiste ad una domanda di unità immobiliari in classi energetiche elevate anche in funzione della direttiva europea “CASE GREEN” con l’avvicinarsi dei termini previsti del 2030 e del 2033.Tuttavia, l’offerta di abitazioni con elevate prestazioni energetiche non è sufficiente a soddisfare la domanda, il che ha un impatto sul numero di compravendite.
Aumentano gli affitti
Inoltre, la richiesta di locazioni a breve termine sta rallentando l’offerta di immobili per gli affitti ordinari, contribuendo all’aumento dei canoni di locazione, che hanno registrato un incremento del 4,8% nel primo semestre dell’anno. La crescita è stata trainata dai contratti agevolati per gli studenti (+11%) e dai contratti ordinari transitori (+5,9%). I contratti agevolati concordati hanno mostrato una tenuta (+1,4%), mentre i contratti ordinari di lungo periodo sono diminuiti dello 0,7%.
In sintesi, il mercato immobiliare nel primo semestre del 2023 ha subito un rallentamento a causa dell’aumento dei tassi di interesse dei mutui, della maggiore attenzione alla classe energetica degli immobili e della diminuzione dell’offerta di locazioni a breve termine. Tuttavia, nonostante questo, i prezzi sono aumentati e la domanda di locazioni è rimasta in crescita.
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