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Per il Superbonus, un nuovo modello CILA in arrivo

Per il Superbonus, un nuovo modello CILA in arrivo

Allo studio la realizzazione di un nuovo modulo con le semplificazioni valide per ottenere l’agevolazione fiscale. Possibile ok del Governo dopo la conversione del decreto in legge.

Diventato il titolo abilitativo principe, per avviare i lavori sul Superbonus, Anci e Funzione Pubblica satanno lavorando su un nuovo modulo CILA con le semplificazioni valide per ottenere l’agevolazione fiscale.

L’obiettivo è quello di uniformare ed adeguamento alle norme che regolano il Superbonus il modello per la presentazione della CILA, rendendolo unico per tutte le amministrazioni comunali.

I moduli per provvedere alla redazione della CILA possono variare da regione a regione, siccome la disciplina, in tal caso, viene riservata alla regia del livello locale.

E’ previsto, infatti, che le regioni a statuto ordinario:

a) possono estendere la disciplina di cui al presente articolo a interventi edilizi ulteriori rispetto a quelli previsti dal comma 1;

b) disciplinano le modalità di effettuazione dei controlli, anche a campione e prevedendo sopralluoghi in loco.

Vi sono casi – come ad esempio, la Sicilia – che la preparazione della CILA non esclude la sezione relativa allo “regolarità urbanistica” dell’immobile, siccome viene espressamente prevista.

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Quindi, partendo dal presupposto, che con la novità introdotta dal Decreto Semplicazioni, non è più richiesto lo stato legittimo degli immobili, gli interventi agevolati con il Superbonus, tranne quelli che implicano la demolizione e ricostruzione dell’edificio, sono considerati manutenzioni straordinarie e possono essere realizzati previa presentazione della Comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA).

Per tali motivi è necessario un aggiornamento e una standardizzazione dei modelli per eliminare qualunque dubbio sulla necessità che il professionista asseveri la regolarità dello stato di fatto dell’immobile, cioè la regolarità degli interventi eventualmente realizzati dopo la sua costruzione.

Da alcune anticipazioni diramate dagli organi di stampa si apprende che rispetto al modello ordinario di Cila sarà inserito uno spazio  ad hoc dove verrà indicato gli estremi del titolo abilitativo o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione, o in alternativa, l’attestazione che la costruzione è stata completata in data antecedente al primo settembre 1967.

I tempi per il recpimento di questo modulo non dovrebbero essere lunghi. Con molta probabilità dopo la conversione del decreto in legge, atteso il parere positivo tra Governo, Regioni e Comuni.

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A cura della Redazione

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