Esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale e sostitutiva, onorario notarile ridotto e, per gli immobili soggetti a iva, un credito di imposta da recuperare attraverso la dichiarazione dei redditi; sono queste, insieme alle modifiche sul Fondo di garanzia prima casa.
Queste sono le principali misure contenute nella bozza del decreto sostegni bis attualmente in discussione e pensate per agevolare gli under 36 nell’acquisto della prima casa.
Ma quanto risparmierebbe, nel concreto, un giovane comprando casa? Per rispondere alla domanda Facile.it e Mutui.it hanno fatto alcune simulazioni scoprendo che il vantaggio economico è significativo soprattutto per chi acquista un immobile di nuova costruzione da un’impresa con vendita soggetta a iva.
Quando si compra una prima casa direttamente da un privato, l’acquirente deve pagare l’imposta di registro pari al 2% del valore catastale dell’immobile, l’imposta ipotecaria di 50 euro e quella catastale, sempre pari a 50 euro.
A questi costi si aggiunge l’imposta sostitutiva su finanziamenti, pari allo 0,25% del valore del mutuo concesso dalla banca. Un under 36 che compra un immobile da 150.000 euro (con valore catastale pari a 77.098 euro), dovrebbe pagare un’imposta di registro pari a 1.542 euro, a cui vanno sommati 100 euro per le due imposte, quella ipotecaria e quella catastale. A questi importisi aggiunge l’imposta sostitutiva sul mutuo che, per un finanziamento da 120.000 euro, è pari a 300 euro.
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