Una notizia buona ed un’altra meno buona.
Iniziamo dalla buona: grazie ad un ordine del giorno approvato alla Camera, durante il processo di approvazione del Milleproroghe, il Governo si impegna a valutare una proroga del Superbonus almeno fino a tutto il 2023 comprese le opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Il prolungamento, in caso di approvazione, faciliterà le attività dei tecnici, delle imprese e dei privati nell’accesso alle agevolazioni previste dal Superbonus, in quanto le procedure tecniche e finanziarie, a seguito dei numerosi dubbi applicativi, vengono costantemente aggiornati e chiariti con circolari delle Agenzie delle Entrate.
Ad oggi, il Superbonus è stato esteso a tutto il 2022 dalla legge di Bilancio purchè vi siano determinate condizioni ovvero lo stato di avanzamento lavori, per quanto riguarda gli interventi negli edifici condominiali.
La notizie meno buona riguarda una “dimenticanza” del Ministero del Tesoro, che ha annunciato l’emissione del primo BTp verde o green (ovvero titoli del debito, emessi da aziende, banche o governi, i cui proventi sono legati al raggiungimento di una o più finalità ambientali).
Il comitato interministeriale ha definito le spese finanziabili e le ha quantificate in 35 miliardi di euro, ma in questa cifra non è compresa la voce del Superbonus 110% che non saranno finanziate con il BTp green per espressa ammissione del Tesoro, in quanto rientra tra le misure che verranno sostenute attraverso il Recovery Fund.
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