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Proroga, estensione e semplificazione del Superbonus. Via libera al Nadef.

Proroga, estensione e semplificazione del Superbonus. Via libera al Nadef.

Via libera al Nadef 2021. Si estende il Superbonus su altre tipologie di immobili

Dieci sono gli interventi chiesti dalla maggioranza al Governo nella risoluzione presentata al Senato e alla Camera sulla Nadef. Un punto specifico è dedicato alla proroga e all’ampliamento del Superbonus.

Dal testo della risoluzione si apprende la volontà di estendere il Superbonus valutando anche  la possibilità far rientrare nel beneficio anche altre tipologie di edifici, “al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell’accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura […]. L’estensione deve essere fatta a prescindere dalle situazioni preesistenti in termini assoluti“.

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Tale volontà, si precisa, potrà essere attuate “compatibilmente con la normativa europea di riferimento e le esigenze di finanza pubblica, la proroga dei vari bonus edilizi e, segnatamente, della misura del superbonus 110 per cento, ivi inclusi il rinnovo del c.d. “sconto in fattura” e “cedibilità del credito”, valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell’accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura”.

Anche se nel testo non sono espressamente citati gli altri bonus (facciate, ristrutturazioni energetico, mobili, verde),  pare  che l’azione di estensione dovrebbe essere omogenea e comprendere tutti gli altri bonus casa. Rimane da capire se arriverà una richiesta esplicita per prolungare anche tutti i bonus edilizi , visto anche il parere espresso ieri dalla commissione Industria di Palazzo Madama.

Il Governo, si impegna  a valutare la possibilità di estenderlo anche agli immobili in stato di degrado, (immobili collabenti), non accatastati o accatastati tra quelli che non producono reddito “al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell’accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura”.

L’idea è quella di far rientrare anche tipoligie di immobili, precedemente esclusi, ovvero quelli del settore alberghiero ed extra-alberghiero e turistico-ricettivo.

A questa volontà, fanno da contraltare le recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Economia Franco, il quale sempre in riferimento al superbonus, ha precisato che: ”il superbonus alla lunga non è sostenibile, quindi nella legge di Bilancio stiamo valutando in che modo possano e debbano essere prorogati”.

Nello stesso documento la maggioranza, ha chiesto al Governo una azione volta al contrasto del caro-bollette tramite “investimenti per l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale e popolare, il ricorso a contratti di acquisto di energia rinnovabile di lungo periodo, la promozione dell’autoconsumo e delle comunità energetiche, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica”.

Infine, non poteva mancare il capitolo transizione ecologica ed energetica: si chiede di “adottare iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a favorire la transizione ecologica, energetica e verso l’economia circolare, mediante la progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi”.

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A cura della Redazione

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