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Sei cappelli per (ri)pensare il Superbonus. Verso una nuova fase del condominio.

Sei cappelli per (ri)pensare il Superbonus. Verso una nuova fase del condominio.

Il “gioco dei sei cappelli” per ripensare il Superbonus nell’ambito del mondo condominiale. La percezione dell'inutile/superfluo si trasforma in “obbligatorio” e “necessario”.

Frequentando corsi di comunicazione e, in particolare, quelli erogati nell’ambito della formazione del mediatore, mi hanno (ri)presentato il “gioco dei sei cappelli” (Cfr. E. De Bono, Sei cappelli per pensare). Ciascun “cappello” presenta un colore diverso e caratterizza un diverso punto di vista (neutralità, emozioni, negativo, positivo, creatività e controllo).

Oggi, cerco di adattare il “gioco dei sei cappelli” per ripensare il Superbonus nell’ambito del mondo condominiale.

Il primo cappello che indosso è quello rosso delle emozioni, che individuo nel condomino.

Il condòmino, infatti, si trova a vivere nell’entusiasmo di “fare lavori gratis”, dimenticando le criticità dell’edificio, o nella tragedia del “dover fare lavori” seguendo un percorso (quello del Superbonus) non necessariamente proficuo.

Le due sfaccettature rappresentano la base della nostra piramide. Tutti infervorati dall’opportunità.

Non mancano, ovviamente, le dispute tra le due fazioni.

Alla fine, in un gran bagno di sangue, nessuno la spunta. Tutto viene rimesso nelle mani di colui che dovrebbe indossare il cappello bianco della neutralità.

Il secondo personaggio della nostra commedia diviene quindi l’Amministratore, trascinato in mezzo alla discussione (e alle responsabilità), spesso senza potere – in concreto – intervenire.

Il buon “cappello bianco” si dedica, quindi, ad analizzare la situazione, individuando le “migliori” proposte sul mercato e guidando – per quanto possibile – nella scelta delle soluzioni qualificate.

Il cappello bianco si colora così del giallo della positività. Analizzando le diverse soluzioni e opportunità offerte dal mercato, l’Amministratore si incoraggia.

Vedendo una “luce in fondo al tunnel”, vengono contattati tecnici, esperti, imprese e finanziatori, predisponendo proposte di altissimo profilo che, in concreto, portano un significativo miglioramento al patrimonio edificato nazionale.

Ed è qui che, tornando a relazionare a condòmini, si blocca nuovamente tutto.

Il cappello rosso dell’emotività diventa inspiegabilmente nero.

Anche i maggiori sostenitori della necessità di fare un intervento approfittando dell’opportunità concessa, iniziano a rilevare rischi, errori e punti deboli.

Il problema reale è che il “cappello nero” dovrebbe sviluppare un pensiero critico, ma costruttivo.

Nel nostro caso, la critica è esclusivamente fine a sé stessa, priva di apporti positivi.

Ed è curioso rilevare come i tanti condomini che fino a pochi mesi fa tacciavano l’Amministratore di eccessiva pedanteria allorquando richiedeva alle imprese i documenti necessari per la loro qualificazione (in primis una visura camerale e il DURC), adesso pretendono un analitico controllo dell’impresa. Ma vi è di più.

Gli stessi condomini, scolorendo il cappello nero in un più tenue blu, pretendono di controllare minuziosamente tutto. E si pongono anche dubbi che mai, prima di allora, avevano presentato all’assemblea.

Personalmente, ne ho sentite di ogni tipo: «cosa succede se non completano il lavoro», «se poi la ditta dovesse chiudere, perdo la decennale postuma» oppure «ma chi mi garantisce che l’Agenzia delle Entrate non mi richiederà i soldi indietro» e molte altre.

Signori, mi verrebbe da dire, dismettendo il mio cappello bianco, vi state svegliando solo ora?

Per anni sono stati affidati lavori negli edifici senza preoccuparsi minimamente della capacità dell’impresa o delle abilitazioni del professionista incaricato.

Mai, prima d’ora, erano state richieste garanzie alle imprese.

Raramente si chiedeva copia della polizza assicurativa.

Qualche volta si è chiesto copia dei documenti attestanti la regolarità dell’impresa.

Oggi, straordinariamente, tutto è cambiato.

All’Amministratore non resta che indossare il cappello verde della creatività (e bere litri di “latte di magnesia).

Il “pensiero creativo” è ciò che caratterizza un Amministratore professionista (moderno) da un amministratore “classico”. L’Amministratore “creativo” è in grado di tessere e sviluppare relazioni sane e proficue con i condòmini, con i professionisti e le imprese con le quali viene a contatto. È un professionista consapevole che un “progetto” si realizza andando oltre ciò che è ovvio e già consolidato.

Uscendo dagli schemi classici dell’amministrazione, si deve andare a caccia di alternative, sfruttando gli elementi negativi e pessimisti rilevati come leve su cui chiedere (ed ottenere) risposte e garanzie.

La “creatività” diventa lo strumento che ci “libera” dai vincoli e dai condizionamento imposti dagli altri cappelli, individuando soluzioni operative che siano funzionali al buon esito degli interventi.

Comprendere il funzionamento dei “cappelli” consente di acquisire quel “vantaggio competitivo” necessario per gestire il fenomeno del Superbonus.

In realtà, bisogna dirlo, il Superbonus non ha introdotto alcuna novità.

I controlli sulle imprese e sui professionisti, così come le responsabilità dell’Amministratore in fase di predisposizione della documentazione contrattuale, contabile, fiscale e anche esecutiva (quale “Responsabile dei lavori) sono i medesimi già previsti nel Ns. Ordinamento.

Approvare interventi non coperti dal Superbonus, ma ricadenti in altre forme di detrazione, non rappresenta una soluzione valida.

Stiamo – finalmente – “scoprendo” che anche per eseguire le “classiche” ristrutturazioni (detrazione al 50%) o per fruire del “Bonus facciate” (detrazione al 90%) gli immobili devono essere regolari… e anche le imprese devono essere regolari…

Nulla cambia, se non la percezione circa il controllo che da inutile/superfluo si comprende come “obbligatorio” e “necessario”.

Che sia questa l’anticamera di una nuova fase del Condominio?

Prof. Avv. Peter Lewis Geti

Presidente Legal Building Academy (www.legalbuildingacademy.eu)

©Riproduzione riservata

Avv. Peter Lewis Geti

Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma info@legalbuildingacademy.eu http://www.legalbuildingacademy.eu/

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