Il Decreto Sostegni bis si avvia alle battute finali.
Gia da ieri è iniziato il corso di conversione del testo del del Dl. Ricevuto il via libera da Montecitorio, il testo passerà all’esame di Palazzo Madama.
Non ci saranno ampi margini di modifiche perchè il Dl va convertito entro il 24 luglio e il Governo ha posto la questione di fiducia.
Numerosi sono stati gli emendamenti che sono stati presenati. Ne abbiamo parlo qui:
Di rilevante novità è anche un nuovo emendamento, presentato ed approvato, che introduce nel panorama delle agevolazioni fiscali, un nuovo bonus nel settore dell’edilizia. (si veda testo emendamento in allegato)
Il nuovo bonus edilizio è indirizzato eslcusivamente a determinati tipi di beni immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 42 del 2004).
La finalità è quella di fari rientrare, anche se in misura ridotta, determinati tipi di edifici, al fine di salvaguardarli con un piccolo contributo da parte dello Stato.
Si ricorda, inoltre, che con l’avvento del Superbonus, più volte l’Agenzia delle entrate è dovuta intevernire in merito alla applicabilità di deteminate misure agevolative anche per questi tipi di immobili.
Pee tali motivi, si è pensato di realizzare un misura ad hoc che viene concepito come un credito d’imposta del 50% che si applica alle spese sostenute da privati detentori, a qualsiasi titolo, di immobili di interesse storico e artistico.
Si applicherà solo per le spese sostenute negli anni 2021 e 2022 per la manutenzione, la protezione o il restauro degli immobili tutelati, “in misura pari al 50 per cento degli oneri rimasti a carico delle medesime persone fisiche, fino a un importo massimo complessivo del citato credito di 100.000 euro”.
Del bonus non potranno beneficiare gli immobili utilizzati nell’esercizio di impresa.
Lo sgravio non è cumulabile con alcun altro contributo o finanziamento pubblico ed è incompatibile con la detrazione del 22% per le spese sostenute dai soggetti obbligati alla manutenzione, protezione o restauro delle cose vincolate (art. 15, comma 1 lettera g del Tuir).
Il credito può essere ceduto, anche solo in parte, ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Il bonus verrà sovvenzionata tramite un fondo istituito, presso il ministero della Cultura, avente una dotazione, pari a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
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