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Stop all’IMU. Allo studio nuove forme di sostegno a favore dei proprietari di case

Stop all’IMU. Allo studio nuove forme di sostegno a favore dei proprietari di case

Stop al pagamento della rata Imu di dicembre per i proprietari che subiscono gli effetti del blocco degli sfratti. Le ipotesi al vaglio.

Non solo blocco dei licenziamenti, cassa integrazione ma anche Imu e cartelle esattoriali.

Secondo alcune indiscrezioni, si apprende che il Governo  vorrebbe vare un decreto legge, entro fine mese, per  dare una soluzione ad alcune problematiche ancora rimaste sul tavole del Premier Draghi.

Il provvedimento dovrebbe entrare  nel Consiglio dei ministri di inizio settimana. Per la copertura del provvedimento dovrebbero essere utilizzati circa 3 miliardi di euro rivenienti dagli stanziamenti avanzati.

Ruolo centrale è risolvere la questione dell’IMU. L’idea sarebbe di concordare un ristoro mirato per i proprietari di immobili penalizzati dalla proroga continua del blocco degli sfratti. Questa sarebbe lidea del leghista Massimo Bitonci, relatore al decreto Sostegni bis, che si potrebbe tradurre nell’esenzione dell’Imu per tutto il 2021.

Ma al momento però il Governo propenderebbe solo sulla cancellazione della seconda rata dell’imposta comunale sugli immobili in scadenza a dicembre.

La parziale chusura del Governo su questa possibilità ha sollevato molte critiche sopratutto da parte di Confedilizia. “Non ci sono parole per commentare l’indiscrezione secondo la quale il Governo non vorrebbe acconsentire all’eliminazione – proposta da diverse forze politiche di maggioranza e richiesta dallo stesso relatore del decreto Sostegni bis alla Camera, l’on . Massimo Bitonci – dell’intera Imu dovuta per il 2021 dovuta dai proprietari che stanno subendo dal marzo 2020 il blocco degli sfratti. L’Esecutivo – a quanto risulta – avallerebbe l’intervento per una sola rata“. Ad affermarlo è Giorgio Spaziani Testa, il presidente di Confedilizia.

Stiamo parlando – spiega – di famiglie e imprese che dal 17 marzo 2020 non hanno la disponibilità del loro immobile, sono senza redditi e devono anche pagare spese condominiali e di manutenzione. Il tutto, senza alcun risarcimento, sostegno o ristoro da parte dello Stato che attenuasse gli effetti drammatici di una misura, peraltro, palesemente incostituzionale e per questo rinviata alla Consulta da diversi Tribunali”.

L’eliminazione dell’Imu dovuta per il 2021, dopo che per il 2020 non ne è stata prevista alcuna limitazione, sarebbe semplicemente un atto dovuto, un minimo segnale di rispetto nei confronti di soggetti i cui diritti sono stati calpestati da una legislazione rozza e ideologica. Non risolverebbe certamente la stituazione economica disastrosa dei tanti che sono in attesa di ciò che è loro, e che sono arrivati a rivolgersi finanche alla Caritas, ma eviterebbe di aggiungere la beffa al danno”, conclude Spaziani Testa.

Si resta quindi in attesa di conferme e novità per definire in maniera puntuale i contorni del nuovo possibile esonero IMU.

Previsto anche  un nuovo slittamento al 31 agosto della notifica delle cartelle esattoriali, bloccate da marzo e sposterebbe a fine settembre anche i termini di ripresa dei pagamenti delle 16 rate fin qui sospese per chi in passato ha chiesto un piano di rateizzazione.

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A cura della Redazione

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