Il destino del Superbonus 110% non è ancora ben delineato. Se l’indirizzo prevalente va verso una estensione a tutto il 2023, con esclusione degli edifici singoli, proprio in merito a questo aspetto, le cose potrebbero cambiare. Infatti, si starebbe – in questi casi il condizionale è d’obbligo- valutando una stabilizzazione dei bonus edilizi fino al 2025, con esclusione, però, del bonus facciate.
Estensione del Superbonus, ma con aliquote ridotte
Dopo la presentazione del Documento programmatico di bilancio (vedi link in basso) trasmesso a Bruxelles, le polemiche non sono mancate.
Il Documento programmatico di bilancio ha creato molti mal di pancia all’interno di associazioni di categoria e diversi esponenti politici sono intervenuti. Tra questi Stefano Patuanelli, uno dei principali sostenitori del 110% in edilizia, ha scritto, sulla sua pagina facebook, e ha ribadito anche in una intervista televisiva rilasciata ieri, che per il Superbonus si chiederà l’estensione anche per le case unifamiliari.
Più in generale, ha affermato che l’intenzione del Governo è “strutturare delle misure che durino nel tempo, ad esempio per le classiche detrazioni del 65% e 50% sarà già previsto nella legge di Bilancio che abbiano davanti un triennio di sviluppo”.
Il Ministro ha precisato che l’intento è quello di far durare il Superbonus per i condomini, oltre il 2023, ma avrà una riduzione al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.
La proposta dell’Ance
L’Ance invece propone di introdurre un criterio legato al reddito del contribuente che esegue i lavori sulla sua casa unifamiliare. In occasione di una intervista rilasciata agli organi di stampa, secondo il presidente Presidente Buia, “i bonus sono essenziali per gli obiettivi 2030. Necessario prorogare tutti bonus al 2023. Oggi forse si potrebbe discutere di cosa resterà, a partire dal 2024, con la possibilità di prevedere anche un decalage”. “Per evitare speculazioni ai danni dello stato – spiega il presidente dell’Ance – si potrebbe uniformare tutti i bonus al modello 110 applicando per tutte le agevolazioni prezzari (day e regionali).
Il nodo cessione del credito
Altro capitolo da affrontare è quello delle opzioni sconto in fattura e cessione crediti. Da quello che si apprende i tecnici del Ministero dell’economia, vorrebbero mantenere l’opzione cessione/sconto o detrazione tradizionali solo per il 110% mentre sulle altre detrazioni si vorrebbero togliere sia lo sconto che la cessione. Ma questa è ancora una ipotesa tutta valutare, anche se potrebbe prevalere una linea più politica e quindi mantenere inalterate entrambe le procedure. In queste ora circola, invece, l’ipotesi di porre mano a tutto il meccanismo della cessione del credito tramite un decreto ad hoc, ampliando la platea dei beneficiari.
Superbonus in Condominio e Responsabile dei lavori. Fasi, procedimenti, formule e check-list
Arrivederci bonus facciate, altrimenti il “sistema salta”
Come raccontato dalle colonne del quotidiano Corriere della Sera, il Cdm svolto martedì, è stato il palcoscenico di un duro scontro tra il Premier Draghi e Dario Franceschini. Il ministro della Cultura ha chiesto di reintrodurre i fondi per la ristrutturazione delle facciate, ma Draghi ha replicato in maniera molto seccata al ministro, che dopo aver elencato una serie di provvedimenti già confermati ha aggiunto “ Le risorse però sono finite, ministro. Altrimenti il sistema salta”.
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