Oggi la scelta decisiva.
Il tanto discusso limite reddituale Isee, ha le ore contate. Con un nuova riunione di maggioranza, oggi si punta a chiudere l’accordo definitivo. Di fatto, si è già trovata una convergenza unanime tra tutte le forze politiche. Ne abbiamo parlato qui.
Ha dare la notizia è la sottosegretaria all’Economia, Alessandra Sartore, che al termine delle riunioni di martedì sulla manovra, ha affermato che si è raggiunta una decisione condivisa tra tutte le forze politiche. La risposta definitiva spetta al Mef che oggi dovrebbe fornire le sue indicazioni scelgiendo quale via percorrere: la completa rimozione del tetto Isee -ipotesi principale- o una sua rimodulazione a 40mila euro – ipotesi resduale- paventata qualche settimana fa.
Grazie alle due riunioni “collegiali” – sulla scuola e il superbonus – la maggioranza sta cercando di trovare un’intesa, in vista della votazione sugli emendamenti. Trattasi di un accordo in fase di perfezionamento, che avverrà dopo una nuova riunione di maggioranza che si terrà oggi. Rimane solo il recepimento delle proposte da parte del Governo che, a questo punto, dovrebbe essere pronto a rivedere la sua posizione, una volta analizzato anche il parere del Mef.
La proposta al vaglio.
Nel dettaglio la proposta avanzata dal Movimento 5 Stelle sarebbe la seguente: estendere il 110% alle villette per tutto il 2022 con la previsione di un solo stato di avanzamento (30% e non 60%) al 30 giugno 2022 e la cancellazione del tetto Isee, del limite della prima casa e della data di rilascio della Certificazione di inizio lavori asseverata.
Il rebus bonus facciate depotenziato.
Sul fronte bomus facciate la partita non è non ancora chiusa, anxi si fa più complicata. Partendo dall’ultima versione dell’articolo 9 del disegno di legge di bilancio, dal 1° gennaio sarà accessibile per tutto il 2022 ma si applicherà il sistema delle percentuali ridotte: l’attuale 90% verrà depotenziato al 60%. Forza Italia, invece, vorrebbe una proroga senza tagli di aliquota per altro anche più lunga del 2022, ma vi è il problema delle coperture, che rappresenta un ostacolo molto ostico, valutato l’impatto che la misura potrebbe avere sulle casse dello Stato.
Rimodulazione delle misure anti-frode.
Come già anticipato il famoso decreto anti-forde, grazie ad un emendamento governativo è confluito nel testo della della legge di bilancio. Valutato l’impatto che tale norma potrebbe avere per i lavori già in corso, l’obiettivo di molti gruppi parlamentari, è quello di fissare alcune soglie sotto le quali non sarebbe richiesta l’asseverazione con l’obbligo di mettere in sicurezza le procedure in corso ed evitare così l’applicazione retroattiva delle norme. Su questa proposta si è sempre in attesa del placet del Mef.
Ulteriori novità.
Sempre sul fronte agevolazioni fiscali, ricordiamo che Forza italia ha proposto un emendamento volto a risolvere il tema dei parcheggi pertinenziali dei condomini attraverso la sostituzione della detrazione con la cessione del credito di imposta e correggere la normativa sul teleriscaldamento, e infine un ulteriore emendamento prevede ancora l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Si richiede un ulteriore sostegno alle caldaie a biomasse legnose, tramite un emendamento presentato dal M5S all’articolo 9 del disegno di legge, in cui si chiede vengano soppresse le limitazioni al superbonus, per poterlo garantire su tutto il territorio nazionale, a prescindere dal livello di inquinamento e dalla metanizzazione.
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