Dopo le numerosi critiche giunte da imprese edili ed addetti ai lavori, sembra che la questione cessione dei credti Poste Italiane, inizia a schiarirsi. Molti dubbi erano sorti in merito all’esito dei crediti ceduti a Poste Italiane in merito alle lungaggini burocratiche e delle mancate risponte circa l’esito della pratica.
Non a caso fu presentata una iterrogazione parlamentare per i ridarti di Poste Italiane non ha rispettato il limite contrattuale di 20 giorni lavorativi per accettare o rifiutare la cessione del credito
Oggi, Federico Freni, sottosegretario all’Economia, rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze alla Camera, ha dato delle importanti indicazioni sul destino dei crediti ceduti a Poste Italiane.
Secondo le dichiarazioni di Freni, Poste Italiane”definirà tutte operazioni in corso su crediti entro 15/3. Tutte le istruttorie in corso sulle cessioni di credito derivanti dal superbonus saranno esistate entro metà marzo”
Inoltre, altra importante novità sarà: “possibile riacquisire credito e cederlo ad altro operatore”. Non vi sarà alcuni vincolo . Ha aggiunto il sottosegretario “risulta comunque possibile recedere in ogni momento dal contratto di cessione del credito a Poste italiane riacquisendo il proprio credito d’imposta ove si voglia cedere ad altro operatore“.
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Questa è sicuramente una buona notizia, però è fondamentale che l’Agenzia delle Entrate posticipi il termine ultimo (7 aprile) per la comunicazione delle cessioni perché già da oggi molte banche non accettano più nuove pratiche relative alle spese 2021adducendo il motivo di non avere abbastanza tempo per lavorarle.
A parte i tempi biblici di poste dopo aver effettuato la cessione dei crediti d’imposta a poste italiane c’e’ anche la gravante delle percentuali trattenute e non regolamentate che questi possono cambiare quando vogliono.
A questo punto la cassione diventa una gravante per le imprese, perche’ se in parte si fanno i controlli sulla congruenza dei prezzi, dall’altra gli utili di impresa vengono guadagnati solo dagli istituti finanziari banche e/o Poste italiane.
Per questo motivo chi lavora onestamente non viene remunerato al giusto prezzo. Alta questione e’l’aumento sproporzionato dei prezzi delle materie prime che l’impresa dovra’ affrontare in corso d’opera. Per concludere il sistema rimane. Impostato solo per vantaggiate chi muove il denaro senza alcuno sforzo economico.
Giusto il commento di Salvatore Danilo.
Noi anticipiamo le spese, noi subiamo gli aumenti che non possiamo trasferire ai clienti che hanno firmato un contatto e “loro” guadagnano.
Desidererei sapere se Poste Italiane pensa di accettare nuove domande per la cessione del credito bonus 50% spese del 2021 o sarebbe meglio rivolgersi alle Banche ?
Grazie , cordiali saluti.
Dopo 3 mesi di indebito silenzio, la mia pratica superbonus di primo SAL per crediti 2021 è stata respinta da Poste Italiane con la generica motivazione: “La sua pratica non può ritenersi perfezionata”. Nessuna ulteriore precisazione. Poste aveva assunto l’obbligo di accettare il credito in 20 giorni lavorativi con un preciso contratto accettato e sottoscritto. Ho fatto verificare la pratica ad altri 2 commercialisti e tutto risulta esatto. Il mio credito, certificato da asseverazioni e visto di conformità, è stato rifiutato da Poste in piattaforma ADE senza alcun preavviso e devo precipitarmi a trovare un altro cessionario e forse perderò la possibilità di cedere il credito di questo primo SAL, visto che incombe la scadenza del 7 aprile. Ho inviato tramite il mio Legale una PEC di diffida a Poste Italiane per richiedere chiarimenti. Sono passati 15 giorni ma Poste non ha risposto. D’altra parte cosa può rispondere chi ha la faccia di bronzo e fa il gradasso in uno Stato in cui la giustizia è capovolta e vincono sempre i prepotenti e prima di vedere riconosciute le tue ragioni dovrai morire di vecchiaia? Qualcuno di voi si fida ancora di Poste Italiane?
Stesso identico problema capitato a noi. Abbiamo però capito che avevano inviato una mail per chiedere ulteriore documentazione ma era finita nella posta indesiderata.