La prossima settimana il Consiglio dei Ministri darà il via libera al disegno di legge di Bilancio. Il testo dovrà avere il via libera dal Parlamento entro il 31 dicembre, per poi entrare in vigore il 1° gennaio 2022.
Nella manovra finanziaria resta, però da capire il destino del bonus facciate e delle villette unifamiliari. L’esclusione di queste ultime è stato considerato incompressibile e ai limiti della incostituzionalità, visto il trattamento discriminatorio tra i proprietari di appartamenti compresi in edifici condominiali e di immobili monofamiliari.
Da alcune indiscrezioni, anticipate da agenzie stampe e pubblicate sul quotidiano ItaliaOggi, sembra che i bonus edilizi beneficeranno della proroga ma le aliquote verranno ritoccate al ribasso, perché determinate agevolazioni, come più volte ribadito dal Ministro Franco, hanno dei costi molto alti per le casse dello Stato.
Ecco come potrebbe cambiare il Superbonus
Vediamo nel dettaglio a quale ipotesi attualmente i tecnici del Ministero dell’Economia stanno lavorando e che potrebbero essere recepite nel testo della legge di bilancio del 2022 che sarà esaminata settimana prossima dal Consiglio dei Ministri.
Ipotesi del decalage per il Superbonus
Al fine di non gravare sulla casse dello Stato l’ipotesi prospettata, ancora allo studio, potrebbe essere la seguente:
- 110% fino al 2023;
- dal 2024 scatterà un decalage, quindi l’aliquota si ridurrebbe al 70%;
- dal 2025 l’aliquota scenderebbe al 65%.
La discussione sul punto però è ancora aperta e le percentuali potrebbero cambiare.
Il destino delle villette unifamiliari
Potranno beneficiare anche le villette unifamiliari ma solo fino al 31 dicembre 2022 purché abbiano il requisito delle abitazioni principali. Il rinserimento di tale tipologia di immobile è dovuta al fatto che sarebbe altamente discriminatorio negare il diritto solo in virtù di una differenza di tipologia abitativa.
Bonus facciate
Per questa tipologia di agevolazione sono in corso delle valutazioni circa la possibilità di una riduzione dal 90% al 70 a partire dal 2023. Ma siamo sempre nell’ambito delle ipotesi.
Meccanismi di cessione crediti di imposta/sconto in fattura.
Tale meccanismo, secondo il Ministero dell’Economia, dovrebbe mantenere l’attuale struttura ma solo per il Superbonus, ma non si dovrebbe applicare per le altre agevolazioni edilizie.
Ricordiamo che questo è quanto si apprende da diverse fonti di Governo, in vista della discussione sulla misura nella manovra. Ovviamente le modifiche indicate saranno oggetto di discussione e modifica.
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