Dopo l’aumento delle bollette, si abbatte un nuova stangata sulle famiglie. Con l’aumento dei tassi, la stretta monetaria della Bce si ripercuote negativamente sul mercato immobiliare.
Tassi da record. sempre più in alto
Questa volta è l’ABI, a darne notizia, con il suo Bollettino mensile segnala che il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni ha raggiunto a marzo il 4%, rispetto al 3,76% di febbraio. Un tasso così alto si vedeva da maggio 2012.
Questo aumento non è altro che la diretta conseguenza delle politica attuata in Europa. Continuano a correre i tassi d’interesse praticati dalle banche italiane che si devono adeguare alla stretta monetaria avviata dalla Bce.
Prestiti in calo
Un secondo aspetto, strettamente connesso all’aumento dei tassi è il rallentamento dell’erogazione dei prestiti alle famiglie e alle imprese. La crescita dei finanziamenti scende dal +1 al più 0,5%.
Ma le brutte notizie non sono finite. Secondo l’Abi, in futuro, “sicuramente ci saranno ulteriori rialzi” dei tassi.
Depositi in calo
Infine, sempre secondo quanto si legge nel report dell’Abi, a marzo, la raccolta diretta di depositi e obbligazioni è risultata in calo dell’1,6% su base annua.
Per ulteriori approfodindimenti si rimanda al testo del Bollettino, riportato in allegato.
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